Criminalità e feste

gennaio 2007

 

 

La criminalità in forme diverse è una piaga in tutto il Brasile.

Nelle grandi città dove si sono sviluppate grandi sacche di povertà le rapine sono frequentissime, molto spesso ai semafori.

Siamo stati a Recife tre settimane, a casa di una zia della Veronica, e i servizi di TeleRonda, l'emittente locale, fanno paura. La striscia di Gaza al confronto è un posto di vacanze. 

Alcuni avvenimenti però sono perlomeno stravaganti.

 

 

(da un servizio di TeleRonda, metà maggio):

Tre rapinatori, uno senza una gamba, hanno bloccato un'auto al semaforo. Fortunatamente non ci sono state vittime, hanno preso il grano e via di corsa.

La polizia, intervenuta tempestivamente, si è messa all'inseguimento dei tre.

Due sono stati catturati. La polizia è sulle tracce di quello senza gamba.

 

 

La maggior parte dei reati resta impunito, la gente si lamenta soprattutto del poco rigore nell’applicazione delle sentenze. Le permanenze in carcere si riducono al minimo in breve tempo e molti riescono a scappare. Inoltre qui c'è la tradizione di lasciare uscire i carcerati per Natale, la Festa della Mamma e altre occasioni perché possano festeggiare con le famiglie.

Molti per non presentarsi a casa a mani vuote prima passano in banca…

Moltissimi poi non rientrano, così il gioco a guardie e ladri ricomincia.

Poiché soprattutto nelle classi più povere i figli sono molti, e spesso con persone diverse, immaginate questo quadretto famigliare:

 

I tre fratellini giocano sul pavimento di casa. La mamma e la nonna sul divano che guardano la novela. Il nonno non c'è.

Marisol (con tono canzonatorio): - Domani torna il mio papà… -

Toninho (con ripicca): - Anche il mio torna domani! -

La più piccolina (lamentosa): - Mamma, quando torna il mio papà? -

La mamma (consolatoria): - Domani, Dudinha, domani. Quando ha finito il giro passa anche di qua -

 

In Brasile la Festa della Mamma e quella del Papà sono molto più importanti che in Europa, la Festa degli Innamorati invece è il 12 di giugno e non San Valentino come dovunque, inoltre qui ogni giorno è dedicato a qualcuno o, in altre parole, tutti i giorni è festa. Qualche esempio:

 

16 gennaio - Festa del Tagliatore di canna da zucchero

25 gennaio - Festa del Postino

5 febbraio - Festa del Dattiloscopista

10 marzo - Festa del Telefono

9 aprile - Festa dell'Acciaio

26 aprile - Festa del Portiere (di calcio)

26 maggio - Festa del Gestore di Banco del Lotto

9 giugno - Festa del Portiere (d'albergo)

23 agosto - Festa dell'Ingiustizia (?!)

31 agosto - Festa dell'Outdoor

1 settembre - Festa del Professore di Ginnastica

6 settembre - Festa del Barbiere

13 ottobre - Festa del Terapeuta occupazionale

22 dicembre - Festa del Vicino di casa

 

 

Il Presidente Luiz Ignacio Lula da Silva, Lula per tutto il mondo, sostiene che i malesseri della società brasiliana (violenza, corruzione, disonestà) sono dovuti soprattutto all'ignoranza e che è questa che occorre prima di tutto combattere.

Ciò nonostante la televisione di stato trasmette soltanto film di violenza e poi novelas ad abundantiam dove i cattivi, di solito di una perfidia inimmaginabile, sono i personaggi più affascinanti. Tentativo di catarsi? Ho i miei dubbi.

In mezzo, spot a non finire sulla preservazione dell'ambiente e sulla gravità dell'effetto serra. Martellante. Come se l'effetto serra fosse responsabilità del comune cittadino. Giusto consapevolizzare la gente ma quando è troppo la cosa comincia a puzzare.

 

Difatti alla chetichella il governo promuove il completamento di una centrale nucleare bloccata da anni. Una serie di "esperti", alla TV, si dichiarano a favore perché il nucleare non produce gas serra. Come se mi mettessi in casa un cobra come animale da compagnia perché nell’ipotesi un maiale sporca troppo.

Parlo con cognizione di causa per via dei miei trascorsi professionali in questo campo. Sull’argomento il film "Sindrome cinese" di James Bridges (Jack Lemmon, Jane Fonda) spiega in perfetta sintesi i fattori causa dell'inaffidabilità e della pericolosità di questa tecnologia.

 

Passa qualche giorno e salta fuori un'altra novità. Il Brasile sta finanziando la costruzione di un sommergibile nucleare. "Dobbiamo difendere le nostre coste" dice Lula.

E' vero che armarsi è tornato di moda; gli americani stanno installando in Europa missili rivolti verso Est, come una volta, e allora i russi installano missili rivolti verso Ovest perché non si sa mai, ma quando stai in Sudamerica e il pericolo più prossimo sta a 3000 chilometri e si chiama Serra Leone, un sommergibile e per di più nucleare puzza di valuta straniera e di mazzette come non mai.

 

Pensate alla spiaggia di Copacabana, piena di turisti, chiappe al sole, venditori di cocco, sandali infradito, palloni, musica…, e lui, Lula, sul sommergibile nucleare, parcheggiato nella baia col motore acceso, ingessato nella divisa da ammiraglio che scruta l'orizzonte dell'oceano deserto in attesa dell'arrivo dei Tartari.

 

Un'evidenza inquietante: Lula ha le orecchie come quelle di Andreotti.

 

Buone ferie a tutti, beati voi che ve le potete permettere.